Inghilterra, anni Trenta. Un’altra estate in campagna, un altro tempo lungo e libero per i tre fratelli Julius, Ariadne, Fedro, e per il cugino, voce narrante di una storia che parla dell’Età d’Oro e della sua fine. È il tempo delle conversazioni con gli animali, delle zuffe coi ragazzi del villaggio, della casa-albero coi suoi tesori, dell’amicizia con l’eroe di guerra Ned, raro esemplare di adulto che sa parlare ai ragazzi. Poi un giorno un’antica tomba viene violata e un fantasma torna ad affliggere i sogni e la veglia del quartetto. Lo spettro ha una vendetta da compiere e lo fa rubando ai ragazzi la loro infanzia, com’è inevitabile. Due gemelli troppo biondi, una tragedia ingiusta, le bugie e i misteri dei grandi sono gli elementi di una stagione decisiva in cui la Gente Bassa scoprirà tutto in una volta il male di vivere. Wu Ming 4 racconta l’estate in cui tutto cambia tenendo il passo delle storie inglesi di cui si nutre da sempre la sua scrittura: ne viene una storia tesa e lucida, essenziale e selvatica come un fiume, un albero, un animale del bosco.