Nella campagna toscana del 1945 la guerra è appena finita. Restano i ricordi dei bombardamenti e della fame ma c’è tanta voglia di ricominciare. Matilde ha venti anni e ha interrotto presto gli studi ma la sua voglia di crescere non si è placata. Vuole imparare, capire e discutere dei temi più importanti: la politica, il diritto di voto universale, la libertà delle donne, il diritto di contribuire insieme, uomini e donne, alla rinascita del Paese. Quando nel 1946 le donne sono chiamate a votare per la prima volta, le strade si riempiono di entusiasmo e si festeggia il primo suffragio universale. Dalle città e dalle campagne tutte accorrono alle urne ma Matilde può solo gioire e attendere. Servirà ancora qualche mese di riflessioni e dibattiti per arrivare alla maggior età e potersi presentare al seggio nel momento più solenne: il referendum tra monarchia e repubblica del 2 giugno 1946. Quando, finalmente, anche lei potrà esprimere il suo voto.