Diego ha tredici anni. All’inizio dell’anno scolastico decide di smettere di studiare perché è inutile. La scuola promuove tutti: quelli che non si impegnano mai, i “furbi” che copiano i compiti e anche i bulli come Brando, suo rivale e compagno di classe. Richiami, brutti voti e note disciplinari servono solo a farlo sentire più forte e sicuro di sé: “tanto non boccia nessuno” continua a ripetersi. Finché un insulto a una prof gli procura una sospensione e la concreta minaccia della bocciatura. Diego, allora, inizierà a comprendere la portata delle proprie azioni e dovrà scegliere se mettersi a studiare o continuare la sfida alla scuola. Una storia sulla difficoltà di crescere, di essere ascoltati e di trovare punti fermi e modelli di vita.